Bambole maledette: Annabelle

Lorraine Warren con Annabelle nella sua teca al Museo dell'Occulto di Monroe, Connecticut
Lorraine Warren con Annabelle nella sua teca al Museo dell'Occulto di Monroe, Connecticut

Si avvicina il tanto acclamato episodio di "Ghost Adventures" ambientato all'Isola delle Bambole di Xochimilco, Messico. La caratteristica più eclatante di questa indagine è la fobia di Zak verso di esse e il suo coraggio nell'affrontarla per far fronte al proprio ruolo di investigatore del paranormale.

Alla luce della sua intervista di Travel Channel, abbiamo deciso di approfondire l'argomento "bambole maledette" per mettervi a conoscenza del pericolo costituito da questi oggetti. Anzi, più che da essi, dalle entità che li usano contro i vivi.

.... E poi è Halloween e spaventarci un pochino non fa male!

 

La prima protagonista è Annabelle, una delle bambole maledette più famose al mondo, e protagonista di due recenti film horror: "The Conjuring" (2013) e "Annabelle" (2014). Possiamo solo dire che, tanto per cominciare, la bambola usata per rappresentare Annabelle è totalmente diversa da quella vera, è stato infatti creato un oggetto dall'aspetto molto più inquietante. In secondo luogo, la storia narrata nel film che porta il suo nome è pura opera di fantasia, mentre nel primo vengono raccontati, all'inizio, gli eventi reali di cui è stata protagonista. Ed è così che faremo anche noi.

Qui di sotto riportiamo la traduzione della storia di Annabelle, così come raccontata sul sito ufficiale dedicato ad Ed e Lorraine Warren, famosi demonologi e ricercatori del paranormale.

 

"Nel 1970, un madre acquistò una bambola della linea Raggedy Ann in un negozio di giocattoli. Era un regalo di compleanno per sua figlia Donna. La ragazza, al tempo, studiava per diventare infermiera al college e risiedeva in un piccolo appartamento con la sua coinquilina Angie, anche lei infermiera. Felice del regalo, Donna ripose la bambola sul proprio letto come decorazione e non ci pensò più fino a qualche giorno dopo. In quel lasso di tempo, Donna ed Angie notarono infatti che quella bambola aveva veramente qualcosa di strano ed inquietante. Sembrava proprio che essa si muovesse da sola, prima quasi impercettibilmente, tipo cambiando posizione, ma più il tempo passava più i movimenti si notavano. Tornavano a casa trovando la bambola in una stanza che non era affatto quella dove l’avevano lasciata. Delle volte la trovarono seduta con braccia e gambe incrociate sul divano, altre volte addirittura dritta in piedi, appoggiata ad una sedia in sala da pranzo. In diverse occasioni, Donna andava a lavoro dopo aver appoggiato la bambola sul divano e al suo ritorno a casa la trovava nella sua camera, sul letto, con la porta chiusa.


La bambola Annabelle non solo era in grado di muoversi, ma anche di scrivere. All’incirca un mese dopo l’inizio dei fenomeni, Donna ed Angie cominciarono a trovare messaggi su carta di pergamena che dicevano “aiutateci” e “aiutate Lou”. La calligrafia sembrava appartenere ad una bambina piccola. La cosa inquietante non erano le parole ma il modo in cui erano scritte. Donna non possedeva carta da pergamena, in casa non ce n'era, allora da dove arrivavano i biglietti?

Una notte, tornò a casa scoprendo che Annabelle si era spostata ancora, stavolta sul suo letto. Lei era ormai abituata ma in questa occasione capì che c’era qualcosa di diverso, qualcosa che non quadrava. Venne travolta dalla paura quando, esaminando la bambola, vide che sui dorsi delle sue mani e sul suo petto c’erano quelle che sembravano gocce di sangue. Il liquido rosso era apparso praticamente dal nulla. Spaventate e disperate, Donna ed Angie decisero di rivolgersi a degli esperti per un consulto.

Non sapendo che fare, contattarono una medium, che praticò una seduta spiritica. Quindi Donna fece la conoscenza di Annabelle Higgins, la cui storia venne raccontata attraverso la medium. Annabelle era una bambina che abitava nella proprietà prima della costruzione dell’appartamento. Aveva soltanto sette anni quando il suo cadavere venne rinvenuto nel campo sopra cui poi sarebbe poi sorto l’edificio.

Lo spirito della bambina comunicò alla medium che le piaceva stare con Donna e Angie, desiderava rimanere con loro ed essere amata. La compassione per Annabelle spinse Donna a permetterle di abitare la bambola e restare con loro. Molto presto però scoprirono che Annabelle non era chi diceva di essere. Nulla in quella situazione era normale e di sicuro lei non era una bambola normale.

Lou era un amico di Donna e Angie, presente fin dall’arrivo della bambola. Annabelle non gli era mai piaciuta e più volte aveva avvertito Donna di quanto fosse malvagia, pregandola di sbarazzarsene. La ragazza era affezionata ad Annabelle e la tenne ignorando i consigli di Lou. La sua decisione si rivelò un errore immane.

Una notte Lou si svegliò da un sonno profondo, preso dal panico. Aveva di nuovo avuto un incubo. Solo che stavolta era diverso. Era sveglio ma non riusciva a muoversi. Guardò in giro per la stanza ma non notò nulla di particolare finché non accadde. Ai suoi piedi vide la bambola, Annabelle. Si stava arrampicando lentamente sulle sue gambe fino al ad arrivargli al petto e lì si fermò. Subito dopo prese a strangolarlo. Paralizzato, Lou perse i sensi per l'asfissia. Quando la mattina dopo si svegliò era certo che non fosse stato un sogno e decise di sbarazzarsi della bambola e dello spirito che la possedeva una volta per tutte. Ma il ragazzo ebbe un’altra esperienza con Annabelle, più terrificante.

Il giorno dopo, Lou e Angie erano soli nell’appartamento ad esaminare delle mappe in preparazione di un viaggio. C’era un silenzio strano. Improvvisamente udirono dei fruscii dalla stanza di Donna, tanto da fargli temere che qualcuno si fosse introdotto in casa. Lou volle sapere di chi o cosa si trattasse e si avvicinò lentamente alla porta della stanza. Attese che il rumore cessasse prima di entrare ed accendere la luce. La stanza era vuota, tranne che per Annabelle, gettata in un angolo del pavimento.

Lou perlustrò la stanza per vedere se c’erano segni di effrazione, trovando tutto in ordine. Ma più si avvicinava alla bambola più aveva l’impressione che ci fosse qualcosa dietro di lui. Si girò di scatto ma non vide nessuno. Poi sentì una forte presa al petto e si ritrovò piegato in due, ferito e sanguinante. La sua camicia era sporca di sangue e quando se la aprì notò che sul petto aveva sette graffi provocati da artigli, tre verticali e quattro orizzontali, tutti brucianti come scottature. Questi segni guarirono praticamente subito, il giorno dopo già non c’erano quasi più, e al secondo giorno erano spariti.

Donna si rese finalmente conto che ciò che aveva in casa non era lo spirito di una bambina ma un’entità demoniaca. Dopo le esperienze di Lou, la ragazza decise che fosse arrivato il momento di rivolgersi a veri esperti e contattò un prete episcopale di nome Padre Hegan. L’uomo capì di avere a che fare con uno spirito potente e fece appello a Padre Cooke, un’autorità ecclesiastica superiore, che a sua volta convocò i Warren.

Ed e Lorraine Warren si interessarono immediatamente al caso e chiamarono Donna per sapere della bambola. Dopo la loro conversazione, Donna, Angie e Lou giunsero alla conclusione che Annabelle non fosse in effetti posseduta, ma manipolata da un demone. Gli spiriti non prendono possesso degli oggetti inanimati come le case o i giocattoli, prendono possesso delle persone. Un demone può legarsi ad un posto o ad un oggetto, come nel caso di Annabelle. Questo spirito manipolava la bambola, creando l’illusione che essa fosse viva e attirando così l’attenzione su di sé. In realtà, lo spirito non puntava a legarsi alla bambola, ma il suo scopo finale era impossessarsi di un umano.

Lo spirito, o in questo caso il demone, operava nella fase del fenomeno della possessione chiamato “infestazione”. In un primo momento spostava la bambola in giro per l’appartamento con la speranza di destare curiosità negli abitanti e fargli capire che ci fossero presenze paranormali. Ovviamente avrebbero commesso l’errore di convocare un medium. Il demone, ora in grado di comunicare attraverso di esso, fece pressione sulle vulnerabilità emotive delle ragazze fingendo di essere un’innocua bimba perduta a cui, attraverso la seduta spiritica, Donna concesse il permesso di rimanere nella casa. Visto che il demone è uno spirito negativo, tende a causare fenomeni paranormali negativi; accese la paura attraverso gli strani spostamenti della bambola, si manifestò lasciando i messaggi inquietanti e le gocce di sangue simboliche, ed infine attaccò Lou marchiandolo con il simbolo della bestia. La fase successiva sarebbe stata la completa possessione umana. Se questi eventi fossero durati altre 2 o 3 settimane lo spirito avrebbe avuto successo, arrivando a ferire seriamente oppure addirittura ad uccidere uno o tutti gli abitanti della casa.

Quando conclusero le indagini, i Warren ritennero appropriato far eseguire un esorcismo da Padre Cooke per purificare l’appartamento. ”La benedizione episcopale della casa consiste nella lettura di un documento di sette pagine che dona positività naturale. Invece di espellere le entità malvagie duellando con esse, l’enfasi della lettura è mirata a riempire la casa con il potere positivo di Dio” (Ed Warren). Su richiesta di Donna e come ulteriore precauzione contro altri eventuali fenomeni nella casa, i Warren presero con loro la grande bambola di pezza quando se ne andarono.

Anche se scomodo nel ruolo dell’esorcista, Padre Cooke accettò di recitare il rituale d’esorcismo lungo sette pagine muovendosi attraverso la casa finché i Warren non furono sicuri che l’entità non vi avrebbe più abitato. Acconsentirono a portarsi a casa la bambola. Partendo, Ed posò Annabelle nel sedile posteriore e decise di non viaggiare sull’interstatale in caso il demone fosse ancora dentro di lei.

I suoi sospetti si rivelarono fondati quando la coppia si ritrovò oggetto di un odio profondo. Ad ogni curva difficile la macchina sterzava e si bloccava mettendo infine fuori uso lo sterzo e i freni. Rischiarono più volte di schiantarsi. Ed prese la sua borsa nera dal sedie posteriore e tirò fuori una fiala di acqua santa, spruzzandola sulla bambola e formando il segno della croce. Le anomalie meccaniche cessarono immediatamente e i Warren arrivarono alla fine del viaggio sani e salvi.

Una volta a casa, Ed piazzò Annabelle sulla sedia accanto alla scrivania. All’inizio la bambola lievitò più volte per poi ricadere inerte. Nelle settimane successive cominciò ad apparire in diverse stanze della casa. Quando i Warren non c’erano la rinchiudevano nell’ufficio fuori dalla casa per poi ritrovarla, al loro arrivo, seduta come se niente fosse sulla sedia di Ed. In più, essa mostrò ostilità per gli ecclesiastici che frequentavano la casa.

Secondo una dichiarazione ufficiale, il prete cattolico Padre Jason Bradford venne a far visita ai Warren. Quando vide la bambola seduta sulla sedia, la sollevò e disse: “Sei solo una bambola di pezza, Annabelle, non puoi far male a nessuno”, e la spinse di nuovo sulla sedia, tanto che Ed commentò: “E’ meglio non dire cose del genere”. Quando un’ora dopo il prete stava andando via, Lorraine lo pregò di guidare prudentemente e di chiamarla una volta a casa. Lorraine percepiva la tragedia che avrebbe colpito il giovane prete ma lui doveva andarsene. Ore dopo, Padre Jason chiamò Lorraine e le raccontò che i suoi freni avevano smesso di funzionare nel momento in cui aveva imboccato un brutto incrocio. Venne coinvolto in un incidente quasi fatale che distrusse la sua auto. Questo fu soltanto uno dei moltissimi eventi simili che ebbero luogo negli anni seguenti.

Gli Warren fecero costruire apposta per Annabelle una teca speciale per porla al Museo dell’Occulto, dove a tutt’oggi si trova. Da quando sta lì dentro, Annabelle non si è più mossa ma si ritiene sia responsabile della morte di un giovane che si recò al museo con la propria ragazza a bordo di una motocicletta. Dopo aver appreso da Ed della storia della bambola, andò al piano di sopra con aria di sfida e prese a battere un dito contro il vetro della teca sfidando Annabelle a graffiarlo, visto che le piaceva tanto graffiare le persone, Ed gli disse: “Figliolo, è meglio che te ne vai” e lo accompagnò fuori.

Sulla strada verso casa, il giovane e la sua ragazza ridevano facendosi beffe di Annabelle quando lui perse il controllo della motocicletta e si schiantò contro un albero; lui morì sul colpo ma la ragazza sopravvisse e rimase in ospedale per un anno. Quando le venne chiesto dell’accaduto lei raccontò che stavano ridendo della bambola quando hanno perso il controllo del mezzo.

Ed vi avverte di non sfidare il male, poiché nessun uomo è più potente di Satana."

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Commenti: 2
  • #1

    Micaela (giovedì, 23 ottobre 2014 07:25)

    Racconto bellissimo, mette i brividi credo che non guarderò più una bambola come un semplice giocattolo

  • #2

    Lorenzo (giovedì, 23 ottobre 2014 12:44)

    Allora neanche i preti e gli esorcisti dovrebbero sfiddarli! loro anche sono esseri umani!
    Io so di noon dover sfidare un demone ma anche di non far incavolare un fantasma perchè è pericoloso! La storia che a0vete rancontata è molto pieni di informazioni e di cose raggionevoli! I film sono una cosa le storie vere un altro! Brave ragazze