Isola delle Bambole: intervista a Zak

Zak ha rilasciato un'intervista a Travel Channel in previsione della messa in onda dell'attesissimo episodio dedicato all'Isola delle Bambole. Abbiamo tradotto l'articolo per voi:

 

"Zak Bagans ha costruito il proprio mondo attorno alle indagini sul paranormale, acquisendo una conoscenza del mondo che va oltre a ciò che vediamo noi. E’ stata una grossa sorpresa apprendere della fobia delle bambole di Zak e anche lui l’ha affrontata a testa alta per girare un episodio di Ghost Adventures fuori da Città del Messico, all’Isola delle Bambole. Ho posto a Zak alcune domande su questo episodio e sulla paura che ha affrontato.


-Che cos’è l’Isola delle Bambole? Che cosa ti ha spinto a girare un episodio di Ghost Adventures proprio lì?

L’Isola delle Bambole è un’isoletta a misura d’uomo situata a Xochimilco, Messico, e fa parte di un antico sistema di canali creato dagli Atzechi nel periodo precolombiano. Ci viveva un uomo di nome Don Julian, che vide una bambina annegare nel canale a largo dell’isola. Si è sentito talmente perseguitato dallo spirito di questa bambina da decidere di piazzare delle bambole su tutta l’isola per placarlo. Fu allora che Don Julian iniziò anche a comunicare con quelle che lui chiamava sirene del canale, a suonare la chitarra e a cantare per esse. E da ciò che risulta dalle nostre ricerche, una famosissima medium sensitiva di Città del Messico ha affermato che questa sirena che Don Julian vedeva, in realtà non era nient’altro che un malvagio spirito dall’aspetto di un serpente, che aveva anche causato l’annegamento della bambina. Esistono anche vari esseri mistici, creature e dee legate a questo antico sistema di canali che vanno ad aggiungersi al mito dell’Isola delle Bambole. Tutti questi elementi le forniscono la reputazione di luogo molto infestato e spaventoso. In base a tutto ciò e alla mia fobia delle bambole, sapevo di avere il dovere di visitare questo posto ed investigarci.

-Vista la tua paura per le bambole, come sei stato in grado di girare l’episodio?

Per quanto possa sembrare divertente, sì, ho paura delle bambole, proprio come dei serpenti e delle altezze. Non so perché ho questa fobia; è solo un mio malfunzionamento psicologico. E’ una cosa stupida, ma esistono tante storie verosimili di bambole maledette e possedute. Ne senti parlare da qualsiasi parte del mondo, da “Annabelle” a “Harold" e via dicendo. Bisogna ricordarsi che le bambole significano tanto per i bambini e, in qualsiasi parte del mondo, i bambini muoiono. Per alcuni succede per cause naturali, altri vengono uccisi, altri ancora periscono negli incendi, e io credo che gli spiriti di questi bambini possono rimanere attaccati alle bambole e, in qualche caso, le posseggono. Nel luogo dove è presente una bambola posseduta dallo spirito di un bambino è possibile inoltre che si aggirino molti altri tipi di entità oscure che possono interferire con le relazioni umane e prendere il possesso delle bambole per influenzare chiunque ne sia legato. Per cui, la mia è una paura che va oltre a quella per un giocattolo di plastica. E' una paura di ciò che rappresenta l’Isola delle Bambole… delle bambole possedute. Quindi questo episodio è stato un confronto con la mia paura alla massima potenza.

-Siete riusciti a scoprire altro su Don Julian Santana, l’uomo che rinvenne il corpo della bambina?

Sì. Siamo riusciti ad accumulare molte informazioni su Don Julian intervistando suo nipote e un suo caro amico. Abbiamo anche intervistato una famosa sensitiva messicana, da cui abbiamo appreso cose spaventose. E’ stata contattata dallo spirito di Don Julian giorni prima del nostro arrivo, sembra che l’abbia avvisata che saremmo stati lì e che le abbia anche espresso la propria rabbia verso la sua stessa famiglia per quello che sta facendo dell’isola.

-Pensi che Don Julian sia stato annegato da uno spirito malvagio che vive nelle bambole?

Beh, in realtà  il nipote di Don Julian ci ha detto che ha avuto un infarto e che dopo è caduto in acqua. Non penso sia stato ucciso da uno spirito malvagio che possiede le bambole. In ogni caso, sono convinto che Don Julian fosse un facile obiettivo in un’isola circondata di acqua, un’isola che gli spiriti non sono in grado di lasciare attraversando la corrente. Era saturo del dolore di questi spiriti, bambina compresa, tanto che penso lo abbiano spinto verso uno stato di oppressione tale da influenzare la causa della sua morte.

-Qual è la maniera più facile per accedere all’isola?

Recandosi nella città di Xochimilco e salendo a bordo di una barca a remi chiamata trajinera, che è un’imbarcazione di legno molto lucida, colorata e fluorescente, una di centinaia di altre sparse per la città che servono a raggiungere l’Isola delle Bambole. Prendendo una trajinera è un viaggio di circa un’ora. Navigare per i canali è molto bello, anche se molta gente del posto ha paura di andarci. Non per l’Isola delle Bambole, ma per tutte le guerre e l'oscuro passato, come per i corpi gettati nell’acqua e le ossa umane rinvenute in giro per l’intero sistema di canali. E’ un luogo piuttosto caratterizzato da fenomeni misteriosi e sovrannaturali.

-L’isola è aperta per dei giri turistici?

Sì, durante i fine settimana."

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Commenti: 1
  • #1

    Micaela (giovedì, 23 ottobre 2014 07:09)

    Ammiro Zak quando affronta le sue paure.
    Si presenta spesso come uno sbruffone, ma penso che in realtà sia una persona molto differente da quello che spesso traspare.