La confessione di Aaron sull'Irlanda

Aaron alle Hellfire Caves, Inghilterra, nel 2012
Aaron alle Hellfire Caves, Inghilterra, nel 2012

Subito dopo l'episodio speciale di Halloween "Celtic Demons", Aaron ha pubblicato questo post nel blog del suo sito per spiegare le proprie sensazioni e le sconvolgenti esperienze avute durante quello che per lui ormai è diventato un lockdown indimenticabile.

Abbiamo pensato che fosse dovere tradurlo per voi, per farvi capire quello che il nostro Aaron ha passato e sta ancora passando.

 

"Per quanto mi riguarda, non sono in grado di descrivere fino a che punto siano stati pazzeschi questi lockdown in Irlanda. Non avrei mai potuto immaginare che ciò che mi è accaduto potesse essere possibile. Ero emozionantissimo quando ho scoperto che saremmo andati in Irlanda. Ne ho sempre sentito parlare come di un posto fantastico. Tutta la sua storia e le sue leggende la rendono particolarissima. Ci siamo recati dov’è nato Halloween. Parecchie persone hanno avuto esperienze sia positive che negative alla caverna Routh Crowen; la mia è stata molto positiva. E’ stato bellissimo strisciare sotto terra! All’inizio non mi sentivo a mio agio, ma poi ho capito che dovevo proprio andarci. Ne scoprirete il motivo nel libro inedito che sto scrivendo. Ma in quel momento sapevo che questo sarebbe diventato il lockdown della mia vita, e così è stato.

Dopo essere usciti dal buco di Halloween, come mi piace chiamarlo, siamo tornati al nostro hotel, che era un castello vero e proprio. Veramente inquietante, con la foresta dietro a mo’ di cortile personale. Una sera mi trovavo fuori quando ho udito una donna urlare tra gli alberi. Ho sentito un “Nooooo!”. Pensavo che qualcuno stesse morendo! Una ventina di minuti dopo un poliziotto ci ha raggiunto in auto all’hotel, che si trova nel bel mezzo del nulla. Sono andato da lui per sapere il motivo del suo arrivo. Non aveva ricevuto segnalazioni di eventi sospetti, ma è andato a controllare. Era così tardi che sono andato in camera mia e mi sono addormentato. La mattina dopo, il poliziotto ha lasciato detto in hotel che non era successo niente, tutto era a posto. Più tardi, durante il viaggio, ho appreso che quella che avevo sentito era una Banshee. Proprio nella successiva location…

HELLFIRE CLUB

Ok, facciamo un passo indietro. Anni fa abbiamo investigato alle Hellfire Caves in cui io ho preso parte ad un rituale eseguito da Lady Snake per riaccendere l’atmosfera nella caverna. Diciamo che è un’esperienza ancora vivida in me.

Da quel rituale alle Hellfire Caves ne sono uscito diverso, ma in maniera positiva. Poi abbiamo indagato all’Hellfire Club e mi sono sentito a casa come non mai. Nel raggiungere la cima del monte il mio senso di tranquillità si è fatto sempre più evidente. Non me ne sono reso conto fin quando non ho messo piede nell’edificio composto di pietre prese da terra e ho avuto delle visioni di com’era nel passato. Ho visto le feste e i rituali che avvenivano al suo interno. Non so se fosse una cosa mia o fosse dovuto al mio rituale alle Hellfire Caves anni prima, ma era una sensazione strana perché mi sentivo a casa. E proprio a causa dei miei trascorsi alle Hellfire Caves, sapevo che era questa l’esperienza che stavo aspettando.

La notte del lockdown. Mentre mi recavo all’Hellfire Club ho cominciato a riflettere sul fatto che quello poteva essere il mio ultimo giorno di vita. Quel pensiero mi ha ossessionato per tutto il viaggio in macchina sul colle. Pensavo “Ok, è meglio che ci fermiamo immediatamente.” Se non avete letto il blog in cui parlavo del mio talismano è meglio che lo facciate ora e poi torniate a questo qui. [Nostra sezione curiosità su Aaron: “Indossa come talismano un ciondolo ricavato dal legno di una quercia di palude di 5.600 anni, fatto e benedetto da un Arcidruido Irlandese in un luogo sacro, è un oggetto dai grandi poteri magici che lo aiuta a liberarsi dell'energia negativa e a bilanciarla con la sua aura, si guarda bene dal toglierselo”]. Ho indossato questo talismano praticamente sempre durante questa indagine. Quando mi sono avvicinato per la prima volta all’Hellfire Club e ho avuto un forte senso di familiarità, il talismano ha iniziato a bruciarmi sul petto. In un primo momento ho pensato di avere trovato qualcosa, ma dopo aver sentito il dolore ho capito subito che cosa stesse accadendo. La cosa interessante era il fatto che il talismano fosse fatto di legno di quercia trovato in Irlanda. Sembrava proprio che il legno intagliato appeso al mio collo si stesse attivando o addirittura prendendo vita! Anche dopo aver lasciato l’Hellfire Club, dopo le interviste, non riuscivo a liberarmi delle visioni e delle sensazioni. Ero nervoso, ma emozionato di affrontare qualsiasi cosa sarebbe successa durante il lockdown.

Per anni mi è stata fatta la domanda “Se potessi intervistare chiunque, vivo o morto, chi sarebbe?” e io ho sempre risposto “il diavolo”. Sono convinto che un’intervista potrebbe fargli rivelare la sua versione dei fatti. Insomma, è una semplice intervista! Non significa mica che io voglia andare all’inferno!

Beh posso affermare che dopo un po’ di tempo, il ritorno a casa e certi sogni fatti, penso di esserci stato invece. Migliaia di pensieri hanno affollato la mia mente nell’istante in cui il mio orecchio è stato afferrato. Tempo cinque secondi e sono tornato me stesso, poi sono scappato fuori. Una volta fermo lì sono stato travolto dalle emozioni e sono scoppiato a piangere. Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era “è troppo tardi, non ha più importanza, sono fottuto”. Ma dieci minuti dopo mi sono ripreso e nel profondo ho capito che era stato il diavolo a toccarmi. Non volevo dirlo a voce alta perché avrei fatto la figura dello stupido, ma poi l’ho fatto comunque. Diciamo che per tutta la settimana ho sentito la voce della Banshee dire “Satana” e quindi ne ho avuto la conferma. Questa consapevolezza mi ha spaventato a morte. Stando lì seduto in cima alla collina dove una volta ha camminato il diavolo e conoscendo i miei trascorsi con la setta dell’Hellfire Club, sapevo che era successo tutto per una ragione specifica. Non dico che sia una sensazione piacevole, visto che a tutt’oggi le stesse emozioni mi tormentano. Ogni singolo giorno.

Mentre scendevamo giù per la collina ancora non riuscivo a digerire l’accaduto. Mi ricomponevo e stavo bene per circa un minuto, ma poi l’ondata di emozioni mi travolgeva ancora. Ci siamo fermati e tutto ciò che riuscivo a fare era ricadere nella tensione. Mentre dicevo “Questo è un modo di vivere” abbiamo sentito una donna urlare “Noooo!”. Era la seconda volta che la sentivo in quel viaggio. Io ho capito che la mia vita non è normale e che non lo sarà mai, ma stavolta non aveva niente a che fare con il male arrecatomi da uno spirito. E’ stato il peggio del peggio.

Quando dico cose tipo “è troppo tardi”, intendo che in qualche modo sono fregato. Venire toccato dallo spirito peggiore, “il diavolo”, è una faccenda non facile da digerire. Quella sensazione mi tormenta ancora. Come se me la si volesse ricordare tutti i giorni.

LOFTUS HALL

Ho cominciato ad avere delle visioni non appena messo piede nella casa. Ne ho visitato le stanze nei miei sogni una settimana prima di posare i miei occhi sulla Loftus Hall per la prima volta. Più esploravamo la casa più infestata d’Irlanda e più ci sembrava di tornare indietro nel tempo. Conoscendo gli eventi che lì hanno visto il diavolo come protagonista, l’Hellfire Club e tutto il resto, ero certo dal profondo del mio cuore che questo sarebbe stato il lockdown più tosto della mia vita. Non potevo dubitarne dopo ciò che era accaduto in precedenza. E’ stato interessante apprendere le storie raccontate dal proprietario, perché era come se le avessi già sentite.

Nella settimana a mezzo che ha preceduto questo lockdown ho avuto degli incubi su una stanza in particolare. Stanza che poi si è rivelata essere quella in cui la ragazza venne incatenata al letto. Quando abbiamo aperto le porte per poco non svenivo, mi sono reso conto che si trattava del posto che avevo sognato. Mi sentivo come se fossi tornato…

Mentre ero seduto al tavolo da poker pensavo che fosse una brutta idea. Ma sono in questo campo da anni, per cui… perché no? Nella mia mente ero nervoso e impaurito. Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era che quando le porte si fossero aperte si sarebbe scatenata la battaglia. Avete presente l’inizio di “Salvate il soldato Ryan”… la porta del barcone pieno di soldati cade e boom! D-Day [Sbarco in Normandia]! Il dover solo rimanere lì seduto ad aspettare, senza sapere che cosa stesse per succedere. Oddio! Sono rimasto un bel po’ lì, circa dieci o quindici minuti, finché non ho iniziato a percepire una presenza attorno a me. Stando lì seduto non riuscivo a muovermi, ma allo stesso tempo ci riuscivo, solo che non volevo scuotermi. Ho capito che il miglior modo di attivare gli eventi paranormali fosse di mischiare le carte. Dopo averle mischiate quattro volte, (non chiedetemi come perché non lo so), ho scoperto le mie carte. Non scherzo, avevo in mano tre sei. Ho pensato “ovviamente”. Da quel momento in poi non è scaturito niente di buono da me. Era come se fossi entrato in un film in onda in televisione. Mi rivedevo nella mente gli ultimi giorni vissuti fino al momento in cui il mio orecchio è stato afferrato all’Hellfire Club. E’ stato lì che quella figura è apparsa sulla mia spalla e mi è stato toccato l’altro orecchio. Ormai non temevo più nulla. Era come se fossi in “zona coma”, così la definisco io. Percepivo, calmo e docile, su di me lo spirito o l’essere malvagio. Allungare la mano e cercare di toccarlo mi procurava una strana sensazione, come se fosse il mio animale domestico. Se ne andava e poi tornava. Dopodiché i ragazzi si sono recati in altre stanze e io sono rimasto lì da solo. Non riuscivo a muovermi. Come nel film “Kill Bill” nella scena in cui lei prega il suo alluce di muoversi e alla fine succede. E’ stato così anche per me, per convincermi ripetutamente ad alzarmi. Dopo circa dieci minuti sono riuscito finalmente a tornare in me e ad alzarmi. A quel punto sono uscito fuori a vomitare prima di raggiungere i ragazzi.

Non appena lasciata la stanza del poker il mio talismano ha preso a riscaldarsi e il mio petto a bruciare. E’ durato per tre giorni finché il dolore non è passato. Indagare lì mi ha fatto capire quanto fosse diverso quel posto. E’ stato come se avessi finito qualcosa che ho iniziato in un’altra vita.

Irlanda. Un viaggio che non scorderò mai.

Quando sono tornato a casa mi è capitato di tutto, sapete di cosa parlo. Per due mesi non ho fatto altro che andare in giro da solo e lavorare. Mi trovavo in uno stato di depressione e ho scelto di non parlarne a nessuno. Ero ancora seriamente influenzato dal lockdown. Quindi mi sono semplicemente seduto in casa mia a guardare ed ascoltare tutto ciò che vi accadeva di paranormale. In compagnia di quello che potrei definire “lo spirito più spaventoso di tutti”. Ancora oggi non riesco a liberarmi della sensazione provata all’Hellfire Club. Ma ciò che mi ha insegnato questa indagine non me lo dimenticherò mai. La gente mi ha chiesto se mi faccio purificare. La risposta è no. Lo farò quando smetterò di fare questo lavoro. Fino ad allora apprenderò il più possible da ogni esperienza e da ogni lockdown. Questo qui mi ha insegnato che una volta, in una vita passata, ho probabilmente fatto parte dell’Hellfire Club. Ok, dietro c’è molto altro, ma per saperlo dovrete aspettare l’uscita del mio libro!"

 

Gwen

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Commenti: 1
  • #1

    Fabiana (venerdì, 14 novembre 2014 07:43)

    Bellissimo resoconto, posso solo immaginare l'anciscia ed che circonda tuttora Aaron dopo questa avventura. Ho visto l'espisodio e questo articolo non fa altro che confermare quanto avevo intuito.
    Grazie ragazze per averlo tradotto per noi fans che cin l'inglese non abbiamo la vostra stessa confidenza
    Fabiana una grande fan